LA SQUADRETTA- lettera aperta

 

Signor Ministro.

Poiché approviamo in pieno l’indagine in corso sullo stato dei pubblici ospedali, segnaliamo qualcosa di analogo a cui – secondo noi – il suo governo dovrebbe dedicare qualche attenzione.

I detenuti – lei ne sarà certo informato ma lo riportiamo per gli altri- chiamano “squadretta” un preciso gruppo di Agenti penitenziari, che sempre i detenuti collegano alla triste piaga dei pestaggi. Vorremmo appunto alcune informazioni a tale proposito.

 

La loro costituzione è legata a provvedimenti espliciti del Dap e/o del ministero  oppure sono da attribuire alla creatività dei singoli  istituti?

Circa il compito che ad essi viene assegnato: sono destinati solo a ristabilire l’ordine  turbato  o anche ad infliggere punizioni aggiuntive extragiudiziali?

 

Delle sue uscite la squadretta redige un verbale? Se sì, a chi ne viene inviata copia?

I singoli componenti della squadretta percepiscono un  gettone per l’intervento?

In relazione alla magistratura di sorveglianza:  viene informata prima o  dopo o mai?

 

Perché i membri della squadretta indossano guanti?

Gli accordi con il personale medico, perché taccia sui danni corporali inflitti dalla squadretta, rendono correi coloro che vi si adeguano?

Nel caso si tratti di operare in un reparto femminile, corrisponde a verità che si offrono così tanti volontari da rendere ardua la scelta e da costringere ad assegnazioni premio?

 

Ai volontari che segnalano questi fatti verrà tolto il permesso di ingresso?

Poiché è risaputo che per qualsiasi detenuto è arduo difendere i propri diritti, che cosa avverrà di terzi che si dichiarassero disposti a testimoniare? subiranno solo un rapporto al comando o saranno anche trasferiti ad altra sede?

Gli indumenti danneggiati nel pestaggio da chi verranno risarciti? (Comune locale, sindacato Agenti, Unione Europea…)

E’ possibile esporre querela per gli insulti subiti durante?

E soprattutto, signor ministro, le ricordiamo che i pestaggi, salvo casi clamorosi come quello di Sassari, vengono normalmente negati dalle direzioni delle carceri, proprio perché si tratta di reati.

 

Ringraziamo per la considerazione che vorrà accordarci e distintamente salutiamo.

 

Gruppo Calamandrana